Quello di Luigi Giussani è un libro che aiuta a pensare. Una indicazione di metodo: se letto in parallelo con qualcuno, un amico, sarà l’occasione per subito dibattere e mettere a tema ciò che vale. È un testo che rimanda, che fa riflettere.

Le domande rivolte al grande educatore lombardo sono state fatte dai giovani con serietà e lealtà: la ragione cos’è? Si fa conoscere il Mistero, il Destino? Quale speranza abbiamo? Qual è lo scopo della nostra vita, la nostra vocazione? Interrogativi non filosofici ma di gente pratica, ragazzi desiderosi di verificare nell’esperienza quotidiana un senso; diversi da quelli che “preferiscono restare passivi (…), quelli che vivono avvolti in un misterioso torpore” (Pietro Citati). 

Questo è invece un volume che scuote dal torpore, dallo scetticismo. Pagine che propongono un metodo, una strada che fronteggi l’ospite inquietante, il nichilismo, che si aggira così prepotente nella nostra società, fiacca le forze, penetra nei sentimenti, cancella prospettive e orizzonti.

Si può vivere così? è un libro sul realismo, sulla razionalità, sulla moralità. La vita è spesso drammatica, a tratti molto complicata, la si può vivere con gusto, con letizia anche dentro le difficoltà quotidiane?

Sono queste le domande con le quali si sono confrontati i due relatori fra’ Paolo Martinelli  e Giovanni Baldeschi chiamati dal Centro Culturale Péguy  a presentare il libro di Giussani sabato 26 gennaio alle ore 18 nella sala conferenze del Centro Mondiale della Poesia e della Cultura “G. Leopardi”

Baldeschi, manager di una multinazionale operante nel settore degli strumenti musicali,  non è stato presente per impegni di lavoro, ma ha ugualmente inviato un contributo dal quale sono emerse alcune domande con cui è stato aperto l’incontro. 

La presentazione del libro è stata introdotta da alcuni canti della tradizione spagnola, partenopea e del cantautore Claudio Chieffo recentemente scomparso.

Martinelli, francescano, docente all’università Gregoriana a Roma - la cosiddetta università del Papa – conoscendo molto bene il libro  avendo tenuto lezioni sul testo a giovani che iniziavano un cammino vocazionale, ha introdotto i presenti attraverso le parole chiave del testo, fede, speranza e carità mettendole in relazione con altrettante parole profondamente umane, ragione, desiderio e libertà.