L’autore ha raccontato la propria vicenda umana e di scrittore incalzato dalle domande di  Ermanno Calzolaio, testimoniando senza trionfalismi, un percorso che lo ha visto uscire dalla dipendenza dall’alcol grazie ad un periodo di lavoro presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, il luogo del dolore innocente. Qui un giorno avviene un fatto decisivo: assiste ad una scena che lo fa accorgere che è possibile stare davanti alla sofferenza.  La sua ferita umana diventa  feritoia,  pertugio da cui entra una luce seguendo la quale si apre un percorso nuovo.

Un pubblico silenziosissimo ha ascoltato parole quasi desuete: realtà, incontro, avvenimento e fragilità. Daniele Mencarelli che nasce come poeta – ha infatti pubblicato diverse raccolte di poesie tra cui Bambino Gesù dedicata proprio ai bambini che ha visto nell’ospedale pediatrico – come tutti i geni ci aiuta a guardare il fondo delle cose e quello che abbiamo quotidianamente davanti ma non vediamo.