Con interventi di Giorgio Napolitano, John Elkann, Costantino Esposito, Fabrice Hadjadj, Joseph H.H. Weiler

Nella nostra esperienza di vita, le certezze sembrano non trovare più posto. Ogni giorno ci sembra più difficile appoggiarci a verità che guidino i nostri comportamenti e chiariscano i nostri pensieri.

Siamo ormai irrevocabilmente condannati, tutti noi uomini moderni, a un’esistenza instabile? In un mondo percorso da sommovimenti
tanto imprevisti quanto drammatici, l’io di ciascuno ha qualche chance di uscire dalla confusione?
Gli importanti interventi di questo volume, nati dagli incontri del Meeting di Rimini 2011, indagano e affermano il bisogno condiviso
di trovare qualcosa di sicuro, senza il quale il vivere stesso sarebbe inaccettabile. Un contributo per affrontare quella che don Giussani
definisce “emergenza uomo”, sottolineando che “il nostro compito è quello di ridestare l’identità dell’uomo in questa dissociazione universale.
E la sua identità è il rapporto con il Mistero che lo fa. È una percezione della realtà che nasce dal di dentro, percezione conoscitiva
e affettiva, che si sviluppa come lavoro in giudizio e prassi creativa”. Le testimonianze raccolte possono aiutare a prendere coscienza di
che cosa è in gioco e di quale responsabilità compete a chiunque non abbia rinunciato a vivere all’altezza della propria umanità, secondo
l’invito del Presidente Giorgio Napolitano: “Portate, nel tempo dell’incertezza, il vostro anelito di certezza”.

“L’uomo non può vivere senza una certezza
sul proprio destino. […] In Cristo Gesù il
destino dell’uomo è stato strappato definitivamente
dalla nebulosità che lo circondava.”
— Benedetto XVI